Diario di viaggio: giorno 4
È Sabato! Ed è anche il primo weekend da quando hanno iniziato a fiorire i ciliegi, inoltre è anche una bella giornata quindi cosa c’è di meglio di un giro al parco di Ueno, per ammirare i sakura che sbocciano e i giapponesi che si dedicano all’hanami?
Ci incamminiamo subito verso il quartiere di Ueno, che dista pochi minuti a piedi dal nostro hotel, e non appena arriviamo in prossimità del parco ci rendiamo conto di quanto sia popolare questo parco: ci sono migliaia di persone impegnate a scattare foto, prepararsi il necessario per il pranzo all’ombra dei ciliegi e tantissimi turisti come noi.



Iniziamo il giro del parco da un festival che si tiene lungo la zona del lago, dove troviamo bancarelle a volontà ed ovviamente tonnellate di cibi tipici da assaggiare: pesci su uno stecco, zampe di granchio su uno stecco, dolci su uno stecco… tutto su uno stecco, così è più pratico da mangiare mentre si passeggia!
Ovviamente non finisce qui, ci sono anche calamari alla piastra, bevande strane (tra cui la Ramune, una soda in bottiglia di vetro che si apre spingendo una biglia all’interno della bottiglia stessa) e tantissime altre cose… non riusciamo ad assaggiare tutto, c’è troppa roba

L’enorme zoo di Ueno
Finito il brunch puntiamo verso lo zoo che si trova sempre all’interno del parco, e che zoo (ne avevamo già parlato qui)! Ci diamo appuntamento dopo qualche ora all’uscita e ci dirigiamo ognuno per la sua strada, in modo che tutti possano visitarlo con i tempi che preferiscono.



Al termine della visita è ora di puntare verso Asakusa ed il suo famoso tempio: il Senso-ji.
Asakusa è uno dei quartieri più visitati dai turisti, non è raro vedere anche autobus che arrivano e scaricano ondate di visitatori asiatici e non, ma non bisogna farsi spaventare dalla folla perchè vale comunque la pena di visitarlo quindi… all’arrembaggio!
Asakusa: templi e tempura
Il Senso-ji è, tecnicamente parlando, un complesso di templi buddisti, tra i più antichi di tutta Tokyo, ed è composto da una lunga via che va dalla porta del tuono, la Kaminarimon, fino al tempio principale. Questa via è chiamata Nakamise-doori ed è fiancheggiata su entrambi i lati da negozietti di souvenir e tipicità varie, ovviamente mirate al turista.


Finita la visita al tempio, c’è un’altra cosa per cui Asakusa è nota: la tempura! Siccome è quasi ora di cena andiamo a fare la fila fuori da un locale di tempura che ha più di 100 anni.. per fortuna non sono ancora le 19 e riusciamo quindi a trovare 2 tavolate abbastanza grandi da farci entrare tutto il nostro gruppo e senza neppur dover aspettare troppo. A questo punto avremmo voluto mettere qualche foto dei piatti che ci siamo mangiati… ma erano tutti così deliziosi che nessuno si è ricordato di scattare qualche foto prima di fare la scorpacciata! Dovrete fidarvi sulla parola: era tutto delizioso.
Al termine della cena abbiamo visitato il vicino Don Quijote, una catena di negozi specializzata in stranezze di ogni tipo, dai mangerecci ai gusti improponibili (Kitkat al wasabi, salatini con in mezzo pescetti fritti, birre all’uva o all’arancia) al necessario per il cosplay (pigiamoni e felpe di Pikachu, parrucche, completi) passando per elettronica ed elettrodomestici… siamo stati tentati di comprare una piastra per fare i takoyaki ma siamo riusciti a resistere.
Usciti dal Don Quijote passeggiata + metro fino all’hotel e concludiamo il quarto giorno.