Tokyo sakura tour 2015 | Secondo giorno: Akihabara

Palazzi ad Akihabara

Diario di viaggio: giorno 2

Siamo atterrati sul suolo giapponese!

Arrivo ad Haneda
Ed ecco i nostri eroi appena sbarcati all’aeroporto di Haneda

La prima cosa da fare è trovare il nostro hotel, anzi, il nostro ryokan, quello che ci ospiterà per i primi 3 giorni.
Certo, qui in Giappone non si fa in tempo ad uscire dall’aeroporto che già iniziano le stranezze…

Aereo di Hello Kitty
Sono certo che questo aereo è sicuro esattamente quanto gli altri… però ecco, io non ci salirei

Ritiriamo i bagagli e usciamo, direzione Akihabara! (ok, in realtà è la stazione subito dopo, ma “direzione Okachimachi” non fa lo stesso effetto)
I primi scorci di Tokyo visti dalla monorotaia lasciano già tutti a bocca aperta, e non sono sbadigli nonostante molti non abbiano dormito per niente durante il volo.
Usciti ad Okachimachi ci orientiamo e raggiungiamo l’hotel Edoya, la nostra dimora per i prossimi giorni, e andiamo alla scoperta delle stanze in stile orientale.

Ingresso hotel Edoya
L’ingresso dell’hotel Edoya
Zona giorno
Con frigorifero, TV e set per il thè
Zona notte
Difficile a credersi, ma i futon erano davvero comodi!
Vasca da bagno
In alcune stanze la vasca era addirittura in legno di cedro!

La prima uscita

Al termine dello stupore, e dopo esserci riposati un attimo dal viaggio, decidiamo di dedicare quel che resta della prima giornata ad Akihabara, il quartiere di fumetti ed elettronica, che si trova a pochi minuti a piedi dal nostro hotel.. si sente già il rumore di mascelle che cadono!

Palazzi ad Akihabara
Fumetterie e sale giochi a 5 e più piani.. non c’è dubbio, siamo ad Akihabara
Akiba zone ad Akihabara
L’Akiba zone, una specie di buco nero temporale in cui è possibile perdere ore senza accorgersene
Gashapon
Se vi avanzano in tasca 100yen, c’è solo l’imbarazzo della scelta su come spenderli

Naturalmente tra un negozio e l’altro è necessaria una pausa per riprendere le energie… e per cominciare ad assaggiare stranezze giapponesi! I combini (abbreviazione di convenience store, negozietti aperto 24 ore su 24, tutti i giorni) sono perfetti per rifarsi gli occhi e testare cose di cui non riusciamo a comprendere neppure un ingrediente ma del resto il bello del viaggio è sperimentare, no?

Nikuman ad Akihabara
I primi nikuman del viaggio… chissà cosa c’era dentro?

E dove i combini non bastano, arrivano in soccorso anche gli innumerevoli negozietti di mangerecci che si trovano lungo la via… diciamo che in Giappone è praticamente impossibile morire di fame visto che ogni 2 passi si trova un qualche locale che vende cibarie di ogni tipo!

Taiyaki ad Akihabara
Taiyaki con ripieno di azuki, per iniziare nel modo più tradizionale possibile

Ora di cena

Dopo le prime ore, in cui bene o male siamo riusciti a vedere giusto un paio di enormi fumetterie, ci accorgiamo che la fame si sta facendo sentire e quindi si parte per la cena, sempre in zona Akihabara; il ristorante che scegliamo fa parte di una catena di locali dove ci si cucina il cibo da soli sulle griglie poste su ogni tavolo.

Ristorante ad Akihabara
Di sicuro non passa inosservato con tutte quelle luci

Riusciamo addirittura a trovare una tavolata in cui poterci sedere tutti insieme e diamo il via alla cena a base di formaggi fritti, ciotole di riso con “insalate di mare”, calamari, sashimi e tantissime altre prelibatezze, per festeggiare degnamente l’arrivo in Giappone!

foto di gruppo
In attesa della cena c’è tempo per la prima foto di gruppo da quando siamo a Tokyo
tavolata
Il mangiare di sicuro non scarseggiava
Cibo strano
Non sappiamo bene cosa sia, ma dalla faccia sembrerebbe buono!

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